RICEVIMENTI » DICONO DI NOI

Ho visitato Villa Morisco - un tempo villa Sylos Labini – a Santo Spirito a cinque minuti dal centro di Bari. Corso Umberto I è l’antica via che porta da Santo Spirito alla storica Bitonto ed è costeggiata da ville di fine ottocento nate per essere residenze estive dei signori di Bari di Bitonto e delle zone limitrofe. Strutture che invitano a sognare; autorevoli prospetti che promettono – e mantengono - sorprese svelate all’interno dai volumi che dichiarano l’amore per il bello. Tra queste, Villa Morisco è la regina.


Il muretto di cinta ed il cancello sono l’elegante biglietto da visita; il giardino è la più riuscita delle cornici per il magnifico prospetto frontale (l’ho visto di sera illuminato è fantastico!) all’ingresso della Villa mi riceve Renato Morisco.

La Famiglia Morisco ha avuto l’idea di salvare questo splendido gioiello dal destino dell’abbattimento stimolando l’attenzione degli enti pubblici. La mia visita guidata a Villa Morisco è accompagnata dal più autorevole tra i "ciceroni": Renato con un sorriso affabile mi apre il meraviglioso scorcio della sala esagonale dalla quale si diramano gli altri spazi della villa. A destra la sala della Musa affrescata su una tinta pastellata ed ammiccante di verde fresco e sereno.

Ogni angolo è storia ed è lezione di eleganza e buon gusto non comune nel panorama variegato degli spazi adibiti al settore del ricevimento matrimoniale.

Di fronte all’entrata l’esaltazione dei tempi che furono: patio della palma e corte della servitù erano gli spazi adibiti ai lavori dei contadini, dei famigli e dei camerieri, gioiello tra i gioielli, la piccola cappella nella quale ancora oggi è possibile svolgere le funzioni battesimali. La coerenza del lavoro di ristrutturazione si esprime nella creazione dell’unica parte nuova aggiunta alla "fabbrica": la sala nova ampia, arredata dalla luce delle grandi vetrate perimetrali incastonate magicamente e delineate superiormente da un soffitto ad ampi cassettoni che sembrano disegnare campate e volumi fatti di aria e luce, colorati dal verde del prato che "circumnaviga" la struttura.




Al piano superiore la magia delle atmosfere si esalta nel salone delle feste con il suo splendido camino esaltato dagli stucchi dorati d’epoca e dalla originale pavimentazione. La tavolozza del buon gusto si esalta attraverso il giallo morbido e l’azzurro delicatamente deciso delle sale attigue pronte ad accogliere, ad abbracciare, ad accarezzare. Ogni attività del passato affiora dalla pietra calcarea e dal tufo, utilizzati per edificare questa meraviglia.

La mano degli architetti ottocenteschi Giuseppe Mastropasqua (per la Villa) e Luigi Castellucci (per il cancello e la recinzione) sono quelle che oggi chiameremmo "griffe di successo".

Ma a Villa Morisco il concetto di "firma" non ha limiti.

Sapori legati alla cucina locale e scelta di qualità dei cibi si coniugano con la vena artistica delle decorazioni create da Renato Morisco. L’accoglienza ed il soggiorno a Villa Morisco sono garantiti da uno staff di prim’ordine.



Posso ben dire che Renato Morisco conosce molto bene l’arte dell’ospitalità.